Progjet

Il Novecento di Ugo fra storia e parole

Origjin progjet
  • Progetti educativi e didattici volti a favorire l’approfondimento e la conoscenza della storia, attraverso la voce e i testi di scrittori e poeti che ne hanno raccontato gli accadimenti, evidenziando così il rapporto sinergico fra letteratura e storia, anche alla luce della suggestione: “Vivere in tempi interessanti”. Progetti finanziati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Bando 2020 (L.R. n. 16/2014 art. 27 quater)
Tipologjie progjet
Personis
Bello Donatella (Docente coinvolto); Tedeschi Angela (Docente coinvolto); Pozzebon Pastore Tamara (Docente coinvolto); Di Gleria Cristina (Referente di progetto); Ottogalli Antonella (Referente di progetto); Zanello Gabriele (Collaborazione); Floramo Angelo (Collaborazione); Francescutto Paolo (Collaborazione); Minigutti Dorino (Collaborazione); Cugno Federica (Collaborazione); Perulli Stefano (Collaborazione); Marcato Carla (Collaborazione); Youssef Paolo (Collaborazione); Magnifico Giulio (Collaborazione); Paoloni Simone (Collaborazione); Serafini Raffaele (Collaborazione); Sabotto Adriano (Collaborazione); 
Classis coinvolzudis
classi IV e V primaria, classi secondarie di primo grado
Destinataris
An scolastic
Argoments
  • la vita e l'opera di Ugo Pellis
  • la storia del primo Novecento in Friuli Venezia Giulia, con un focus sul tema dei confini
  • l'impresa dell'Atlante Linguistico Italiano
  • il Fondo fotografico Pellis
Descrizion

Il progetto Il Novecento di Ugo fra storia e parole nasce dall'idea di far conoscere la figura di un letterato, fotografo, glottologo e insegnante che ha attraversato da protagonista la storia del primo Novecento, in un momento di grandi e profonde trasformazioni per il Friuli Venezia Giulia. L’ambizione è stata quella di proporre ai soggetti destinatari delle chiavi di lettura su questo periodo storico utilizzando la figura di Ugo Pellis in un’ottica pluridisciplinare, dando una visione di insieme di stampo storico, etnografico, linguistico e letterario.

Figura poliedrica e complessa, Ugo Pellis nacque a Fiumicello, nel Friuli austriaco, il 9 ottobre 1882, studiò nello Staatsgymnasium di Gorizia ed ebbe l’opportunità di completare gli studi a Innsbruck e a Vienna con i più grandi filologici e romanisti, nonostante nutrisse sentimenti irredentistici e mal tollerasse l’assoggettamento all’Austria (venne coinvolto e arrestato nelle rivolte studentesche del 1903-1904 assieme ad Alcide Degasperis e Cesare Battisti). Si laureò con una tesi sul friulano orientale, insegnò lingua e letteratura tedesca e fu tra i padri fondatori della Società Filologica Friulana. Le sue energie più vivaci, però, vennero assorbite da un’impresa che ben presto si sarebbe rivelata colossale: nel 1923, per iniziativa di Matteo Bartoli, il Pellis promosse proprio con la Società Filologica l’avvio dell’Atlante linguistico italiano e nel 1925 venne chiamato dal Ministero dell’istruzione e assegnato all’Università di Torino, per conto della quale divenne raccoglitore unico per il completamento dell’Atlante stesso. Percorrendo tutta l’Italia fino alle località più isolate, compilò 727 inchieste e un milione e mezzo di schede, corredate da oltre 7.000 fotografie, straordinario documento dell’Italia dell’epoca, un’Italia che di lì a trent’anni sarebbe velocemente scomparsa, inghiottita dal boom economico e dalla nuova industrializzazione del Paese nell’immediato dopoguerra. Nonostante la gravosità dell’impegno, Pellis ebbe modo di dedicarsi anche a numerosi altri studi (come il censimento del patrimonio musicale dei popoli del Friuli austriaco) e a una produzione letteraria indubbiamente originale. 

Pertanto, gli ambiti così diversificati nel quale si trovò ad operare hanno consentito di approfondire la storia del primo Novecento da diverse angolature e prospettive, offrendo delle chiavi di lettura nuove ed inedite.

In sintesi, gli obiettivi strategici del progetto sono:

  1. far apprendere alle nuove generazioni contesto, fatti storici e conseguenze legate agli avvenimenti della prima metà del '900 nel territorio regionale e nelle rispettive località di residenza, prendendo spunto dall’opera di Ugo Pellis. Non si tratta solo di una conoscenza acritica, ma di una conoscenza attiva, partecipata, che prevede l’impegno degli studenti nel recupero di testimonianze letterarie, orali, fotografiche, sia pubbliche che private;
  2. fornire al personale docente strumenti operativi per la conoscenza degli eventi proponendo chiavi di lettura nuove per una contestualizzazione degli stessi su scala regionale e nazionale attraverso seminari di aggiornamento in modalità e-learning;
  3. fornire al personale docente unità didattiche in CLIL che propongono attività da svolgere in classe inerenti alla figura di Ugo Pellis e alla sua storia;
  4. far produrre agli studenti, con la guida di docenti ed esperti, materiali didattici legati alla tematica proposta;
  5. produrre un fumetto che racconti la vita e le opere di Ugo Pellis, da divulgare anche al di fuori del contesto scolastico.
 
Imprescj didatics e ativitâts
  • realizzazione di tre moduli didattici in CLIL, due destinati alla primaria e uno alla secondaria di I grado, contenenti 5 unità didattiche ciascuno: ogni unità ha approfondito una parola chiave legata alla vita e all'opera di Ugo Pellis (oggetto, viaggio, confine, parola, ALI)
  • realizzazione di un fumetto che racconti la vita e l'opera di Ugo Pellis
  • predisposizione di un ciclo di seminari
  • realizzazione di una serie di laboratori didattici nelle classi con esperti esterni
Materiâi, events fats

Il progetto ha portato alla stesura di un nuovo volume per la collana dei Cuaders dal Docuscuele: Il Nûfcent di Ugo fra storie e peraulis, visualizzabile nella sezione Pubblicazioni. Il volume raccoglie i tre moduli didattici strutturati secondo la metodologia CLIL e curati dalle docenti Donatella Bello, Tamara Pozzebon e Angela Tedeschi.

In allegato è stato pubblicato separatamente il fumetto realizzato da Paolo Gomets Francescutto che racconta in sintesi la vita e l'opera di Ugo Pellis e che riporta alcune mappe geo-politiche del periodo storico di riferimento. I fumetti sono introdotti da tre micro relazioni realizzate da Raffaele Serafini, Federica Cugno e Angelo Floramo.

 

In seconda battuta è stato organizzato un ciclo di 5 seminari, che hanno toccato diversi aspetti della vita e dell'opera del Pellis:

  • il primo seminario ha introdotto gli altri e le unità didattiche realizzate dalle docenti;
  • Lis peraulis si è incentrato sulla biografia del Pellis e la sua eredità (i mini video realizzati per l'incontro si possono visualizzare dalla sezione Documenti alla voce Video pirulis) ed è stato condotto da Gabriele Zanello (UniUd), con un intervento di Dorino Minigutti;
  • Atlant si è incentrato sull'impresa dell'Atlante Linguistico Italiano e conseguentemente sull'Atlante Storico Linguistico Etnografico Friulano, illustrati rispettivamente da Federica Cugno (UniTo) e Carla Marcato (UniUd);
  • Confins ha affrontato la tematica storica relativa ai confini, con Angelo Floramo;
  • Ogjets ha preso in rassegna il Fondo fotografico Pellis, con Stefano Perulli, spaziando poi sulla contemporaneità con i reporter Paolo Youssef e Giulio Magnifico

Tutti i seminari si possono rivedere accedendo alla sezione Eventi. Ai seminari hanno preso parto una settantina di docenti.

 

Sono poi stati proposti alle classi IV e V della scuola primaria e alle secondarie di I grado una serie di laboratori didattici della durata di 2 ore ciascuno, condotti da esperti esterni da remoto (due di questi sono sempre visualizzabili dalla sezione Eventi). Questi i laboratori proposti:

  • La peraule, con Raffaele Serafini - un laboratorio di scrittura creativa per imparare come raccontare la storia di un personaggio storico come Ugo Pellis;
  • Il viaç, con Simone Paoloni - un laboratorio di fumetto per imparare come si può raccontare con quest'arte la storia di una vita;
  • I ogjets, con Adriano Sabotto - un laboratorio teatrale per scoprire una figura misteriosa che arriverà con una valigia carica di antichi oggetti dimenticati;
  • I confins, con Angelo Floramo - un laboratorio storico-letterario per scoprire come si sono modificati i confini del nostro territorio nel corso dei secoli e in particolare nella prima metà del Novecento.

In totale sono stati 26 i laboratori realizzati, coinvolgendo 9 diverse scuole e oltre 150 alunni.

 

Grazie alle unità didattiche e ai laboratori didattici proposti, alcuni docenti hanno tentato una sperimentazione didattica che ha portato alla creazione da parte degli alunni di molto materiale diversificato: dai disegni agli e-book alla stesura di testi alla ricerca di fotografie e oggetti di affezione. Tutto il materiale è visualizzabile dalla sezione Documenti e riporta la dicitura Sperimentazion didatiche

 
Lenghe
Grafie uficiâl