Progjet

Il masanin dai nui

Origjin progjet
  • Premio Chino Ermacora 2017
  • progetto "Lenghis e lengaçs par incuintrâ il mont" trasversale al progetto di educazione ambientale
Ulteriori progetti coinvolti:
  • "ARTE, come parole, colore e musica", progetto che ha delineato gli interventi in lingua friulana nel laboratorio di lettura durante l’accoglienza del primo mattino, di animazione del racconto nella giornata di martedì, la realizzazione del libro a tecnica mista: Il masanin dai nui”; il laboratorio artistico associato all’esperienza musicale con la realizzazione del libro individuale “Pierinut e il lôf”, il laboratorio di animazione teatrale con la messa in scena del racconto “Pipins e fruçognuts”
  • "Il mio impegno per la terra", progetto a cui si sono ispirate le esplorazioni ambientali che hanno condotto i bambini a visitare il Matajur e l’Isola della Cona, a conoscere il nome di frutta ed ortaggi dell’orto scolastico
  • "Giro,girotondo", progetto che ha motivato approfondimenti sull’origine e significato del carnevale nelle Valli del Natisone e del gioco locale pasquale del Trûc
 
Tipologjie progjet
Personis
Pupini Miriam (Referente di progetto); Toth Tamas (Docente coinvolto); 
Classis coinvolzudis
quattro sezioni interne (A - B - C - D) più una della scuola dell'infanzia di Prepotto (A)
Classis destinatariis
Destinataris
An scolastic
Lûc di archiviazion dal progjet
DOCUSCUELE - Centro di documentazione, ricerca e sperimentazione didattica per la scuola friulana 
c/o Biblioteca Società Filologica Friulana 
via Manin, 18 
33100 Udine
Argoments
  • la conoscenza del territorio di appartenenza sia dal punto di vista morfologico che culturale
  • l’accrescimento del patrimonio esperienziale e culturale personale maturando una migliore consapevolezza della propria identità e conoscenza del territorio di appartenenza passando attraverso la scoperta e sperimentazione della lingua friulana
  • la conformazione morfologica del Friuli Orientale: pianura, fascia collinare e prealpina
  • la varietà di fauna e flora del territorio di riferimento
  • le feste e dei cibi tradizionali legati al calendario popolare
  • il ciclo delle stagioni e dei loro effetti sulla vita dell’uomo e degli ecosistemi esplorati in genere
  • lo schema corporeo
  • l’importanza che rivestono le uscite a piedi, le escursioni in ambienti naturalistici e l’adozione di sane abitudini alimentari (stagionalità di frutta e verdura a Km 0) per il nostro benessere psico-fisico
 
Descrizion
Il percorso parte dal presupposto che i bambini possono conoscere più di quello che possono esprimere. A questo scopo ci si preoccupa di trovare forme di sperimentazione che si possono ben applicare al sapere e alle competenze infantili e che forniscono strumenti idonei alla comunicazione. Attraverso questa strategia metodologica si intende mettere il bambino in condizione di essere scienziato, seguendo il mezzo di conoscenza più consono: il corpo. Durante le esplorazioni ambientali e nei successivi laboratori i bambini saranno invitati a fare esperienze di movimento, contatto, manipolazione, osservazione e conoscenza permettendo che il corpo, vissuto come unicità fisica, emozionale e cognitiva, sia al centro della ricerca naturalistica. Esperienze queste che troveranno motivazione nel racconto “Il masanin dai nui” che, letto a puntate, li accompagnerà per l’intero anno scolastico.
Il percorso è trasversale al percorso di educazione all’ambiente e pertanto è affiancato da attività che prevedono esperienze educative volte alla conoscenza del territorio  ed alla comprensione ed adozione di  comportamenti adeguati per la costruzione di un futuro diverso, ecologicamente, economicamente e socialmente sostenibile, attività che verranno affrontate in lingua italiana in altri ambiti disciplinari (campi di esperienza).    
Gli alunni delle quattro sezioni sono introdotti al tema portante attraverso attività di racconto ed animazione dei testi in lingua friulana indirizzate sia al grande che piccolo gruppo. Le attività di rielaborazione ed approfondimento dei contenuti avverranno a cura delle insegnanti di sezione, ottimizzando le risorse umane e logistiche a disposizione. 
 
Imprescj didatics e ativitâts
  • metodo CLIL che consente di utilizzare la lingua friulana per promuovere conoscenze specifiche nel campo dell’educazione ambientale con riferimenti stagionali alla tradizione popolare (Feste, alimentazione)
  • unità di acquisizione specifiche che motivano i bambini a:
  1. esplorare l’ambiente di appartenenza partendo dal luogo in cui è situata la scuola e progressivamente estendendolo alla Valle del Natisone e a conclusione del percorso alla Laguna di Grado (osservazione di alberi caratteristici, ricerca di tracce e ascolto di versi di animali)
  2. sperimentare  giochi della tradizione e nuovi, il gioco motorio simbolico e di immaginazione  in tema con gli argomenti trattati
  3. scoprire e vivere in prima persona aspetti della tradizione popolare locale
  4. rappresentare simbolicamente attraverso l’attività  pittorica o manipolativa quanto vissuto, conosciuto
  5. produrre brevi riflessioni di gruppo
  6. adottare forme ecocompatibili di esplorazione e scoperta del territorio da condividere anche con le famiglie
    Ciascuna Unità prevede la lettura e conseguente approfondimento del racconto “Il masanin dai nui” che introduce e motiva l’argomento portante (conoscenza del territorio) incuriosendo il bambino ad intraprendere un percorso formativo specifico. 
  • unita di Acquisizione trasversali al percorso di educazione ambientale:
  1. la casa di Nisse-La cjase di Nisse (Bosco Romagno: biodiversità dell’ecosistema/fascia collinare)
  2. ora di cena-ore di cene (alimenti tipici friulani e tradizione popolare/alta pianura-campagna Cividale, Prepotto)
  3. nevica-al nevee (aspetti stagionali dell’inverno/fascia prealpina delle Valli del Natisone)
  4. profumo di Primavera-profum di Vierte (feste della tradizione- il Pust/fascia prealpina)
  5. sul Matajur-sul Matajûr (la montagna friulana: biodiversità dell’ecosistema/fascia prealpina e Alpi)
  6. a pelo d’acqua-a pêl de aghe (La laguna di Grado: biodiversità dell’ecosistema lagunare)
  • attività che prevedono interventi in situazione di laboratorio linguistico (lingua friulana, ma anche lingua inglese)
  • lettura ed animazione del racconto, laboratori ludici, laboratorio artistico e di cucina
Materiâi, events fats
  • racconto “Il masanin dai nui” (racconto inedito di Miriam Pupini)
  • disegni che raccontino e animino la storia, dai quali è stato creato un power point
  • esplorazioni ambientali sul territorio
  • laboratori di arte, lettura, teatro e musica che hanno prodotti disegni, canzoni, libri a tecnica mista, ...
  • presentazione power point che racconta il percorso svolto
 
Grafie uficiâl
No
Notis
Il percorso è stato integrato anche con un altro percorso dal titolo “Biel che o cjanti o impari”.
L’impiego dei canti infantili tratti dalla tradizione locale opportunamente inseriti nei percorsi trasversali  a più campi esperienziali, permettono infatti la valorizzazione della dimensione linguistica più autentica aiutando il bambino non solo a comprendere la lingua, ma i contesti tradizionali e culturali in cui si è svolta la scena e analogamente al luogo di appartenenza. Il ricco repertorio popolare friulano di canti infantili rappresenta un patrimonio culturale formativo ineguagliabile sia sul piano musicale che antropologico.
Andamenti melodici, ritmo e contenuti rispecchiano tempi, ritmi e bisogni del mondo infantile  con un unico comune denominatore: si imparano e si cantano facilmente. La loro struttura permette pertanto di poterli utilizzare sia come materiale musicale per l’insegnamento della  teoria musicale, sia del canto corale. 
I temi trattati sono stati:
gli ecosistemi esplorati
il corpo umano,
gli aspetti stagionali,
i racconti e le fiabe tratte dalle raccolte  storiche e moderne friulane, da “Lis avventuris di Mariute”, dal racconto “Il masanin dai nui”
i giochi tradizionali e motori
l’indagine e scoperta degli elementi che compongono la musica (teoria musicale).
Sono state previste Unità di acquisizione specifiche che affrontano le tematiche che si ispirano alle stagioni ed alle feste tradizionali ad esse connesse. Ciascuna comprende esperienze dirette come incontri con il territorio, interviste, ricerche, visite di istruzione, realizzazione di eventi, teatro, esibizioni corali. Attività  promosse in situazione di laboratorio.