Dalla presentazione di Franco Giordani:
Ega neigra
Qualche anno fa (oppure nel 2017) ho avuto l’idea di raccontare in musica le storie e i personaggi della Valcellina, la mia terra d’origine. Sono cresciuto tra le montagne di Claut e qui ho fatto le scuole e ho stretto le prime amicizie, quelle magiche che restano per sempre. Una comunità fatta da boscaioli, artigiani del legno, muratori, ma anche da poeti e scrittori: Mauro Corona, Giuseppe Malattia, Federico Tavan.
I borghi sono molto vicini tra loro, ma ognuno ha manutenuto il proprio linguaggio, diverso dagli altri, insomma la propria ricchezza.
L'album s‘intitola Truoisparìs, sentieri scomparsi, e contiene la canzone Ega neigra, scritta nella parlata di Erto. In origine il titolo era Acqua scura. Nei dialetti di montagna le parole diventano più forti: qui cuore diventa chèur, dolore diventa dolèur.
Il brano racconta il disastro del Vajont vissuto in prima persona da un ertano che ha perso tutto: la famiglia, gli amici, la casa. Tutti assieme dobbiamo dire a gran voce: la Natura va rispettata, non vogliamo altri Vajont, vogliamo un mondo migliore.
Link alla canzone "Ega Neigra": https://www.youtube.com/watch?v=abUrxI_GapE
Dalle note di copertina dell'album Truoisparis:
Truòisparìs (sentieri scomparsi) è un viaggio in Valcellina (alta provincia di Pordenone), terra di montagna, di acque, di poeti e scrittori da cui Franco Giordani trae ispirazione per raccontare piccole cose, personaggi più o meno sconosciuti ed eroici o fatti sconvolgenti come la tragedia del Vajont.
Un percorso originale e potente intrecciato grazie a una lingua straordinariamente “sonora”, con forti varianti fra il friulano occidentale, l’arcaico bellunese e il cadorino.
Il CD vede fra gli altri la partecipazione straordinaria di Massimo Gatti, Jens Kruger e Claudio Sanfilippo.
Il booklet contiene testi, traduzioni, foto d’epoca ed odierne, oltre a un racconto inedito di Mauro Corona.