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L'aur da la fatorie: lis bestiis!

Tipologjie
unità didattiche
Schede bibliografiche
L'aur da la fatorie: lis bestiis! / Tamara Nassutti, Cornelia Piccoli [a cura di Marcella Menegale, Ada Bier, Cristina Di Gleria]. - [Udin] : Societât Filologjiche Furlane, 2019. - 80 p. : ill. ; 24 cm
Struc

Il volume contiene un'unità didattica si struttura nelle seguenti parti:

  1. Pianificazione dell'unità didattica
  2. Descrizione dettagliata delle lezioni, materiali e esercizi
  3. Materiali didattici
  4. Verifica e valutazione
  5. Diario di bordo delle docenti
  6. Documentazione fotografica

Per catturare fin da subito l’attenzione dei bambini e ottenere una reale interazione utilizzando la lingua friulana, è stata presentata la marionetta di Nono Vigji che parla loro in friulano, racconta e presenta varie esperienze a cui gli alunni vengono avvicinati per partecipare in modo diretto.
Dalla visita guidata effettuata durante i primi giorni di scuola a Toppo, una frazione di Travesio, dove era stata allestita la mostra a tema L’oro vert da la nestra mont, è derivato il titolo per il lavoro di friulano dell’anno in corso L’aur dai colôrs, facendo riferimento al significato di “oro - aur”, nel suo aspetto di preziosità, in relazione ai colori della natura e a ciò che l’uomo riceve da essa. I colori così sono il punto di partenza del percorso in lingua friulana, preziosi come l’oro in quanto posseduti dagli elementi naturali indispensabili per la vita: il maron da lis cjastinis, il vert da la jerbe, il narançon da la panole, il blanc da la nêf e dal lat, fino ad arrivare ai colori degli animali, considerando principalmente quelli allevati nella fattoria per la necessità primaria riguardante l’alimentazione.
L’unità didattica presentata è stata denominata L’aur da la fatorie: lis bestiis!, iniziata con la visita guidata alla fattoria sociale “La contrada dell’oca” di Fanna, dove gli alunni hanno conosciuto gli animali che solitamente vengono allevati nelle nostre fattorie come le oche, le anatre, le galline, le mucche, le pecore ma anche alcuni appartenenti a specie protette e di diversa provenienza. L’esperienza ha condotto i bambini ad una costante riflessione sul rapporto tra gli animali e l’uomo, colui che accudisce questi esseri viventi con atteggiamento umile e di rispetto, consapevole di quanto possa imparare dagli stessi animali.
I bambini hanno potuto lavorare la lana, ricavata dalle pecore allevate, per creare delle palline di feltro, utilizzate poi per creare il pelo di una pecorella realizzata su una sagoma di cartone: il prodotto finale, ottenuto con la collaborazione e l’impegno di tutti, testimonia l’importanza del lavoro di gruppo.


Classis destinatariis
Lenghe
Grafie uficiâl