Progetto

La Fieste dal Ringraziament tai segns de tradizion e de comunitât: il fazolet

Origine progetto
Premio Chino Ermacora 2020
Tipologia progetto
Persone
Clozza Jenny (Docente coinvolto); Virgili Erika (Referente di progetto); Suor Carla Sirch (Collaborazione); 
Classi coinvolte
Piccoli, medi e grandi
Classi destinatarie
Destinatari
bambini 3-6 anni; comunità di Goricizza; famiglie
Anno scolastico
Luogo archiviazione progetto
DOCUSCUELE - Centro di documentazione, ricerca e sperimentazione didattica per la scuola friulana 
c/o Biblioteca Società Filologica Friulana 
via Manin, 18 
33100 Udine
Argomenti
  • Il fazzoletto come elemento decorativo e caratteristico dell'abito della festa.
  • L'utilizzo del fazzoletto in diversi contesti.
  • La particolarità della trama e dei colori della stoffa che possono esprimere diversi significati.
  • Rendere grazie e sviluppare un atteggiamento di gratuità.
Descrizione

Ogni anno scolastico viene dedicato ampio spazio alla conoscenza e approfondimento della festa del Ringraziamento, particolarmente cara alla comunità di Goricizza, alla scuola parrocchiale e alle famiglie. La festa risale ad una tradizione di lunga data che vede la collaborazione e la partecipazione della scuola alle feste religiose della comunità. Ci sono in particolare tre momenti in cui i bambini si rendono partecipanti attivi durante la Festa del Ringraziamento: portano del pan di zucca (di cui abbiamo sviluppato contenuti, esperienze e significati lo scorso anno scolastico) da condividere dopo la messa con la comunità, il fazzoletto che i bambini indossano come elemento ornamentale del proprio abito durante la messa del ringraziamento (segno che abbiamo deciso di trattare approfonditamente quest'anno scolastico) e infine un cestino di frutta da portare a benedire all'altare (segno che sarà presentato il prossimo anno scolastico). 

Di fatto il progetto si sviluppa su tre anni scolastici, come anticipato lo scorso anno; abbiamo scelto di lavorare su un singolo aspetto, da un lato per evitare il rischio di proporre troppi temi e quindi di trattarli poi con superficialità; dall'altro perché ogni oggetto diventa portatore di simboli, significati ed espressione di idee, immagini e cultura che vanno così a fondo nell'animo umano che meritano di essere trattati singolarmente e per un tempo congruo, lento, episodico che permetta ai bambini di sostare, riprendere ed esplorare il segno da punti di vista diversi.

 

Obiettivi del progetto: 

 

Conoscere e riconoscere alcuni simboli religiosi e sociali tipici della Festa del Ringraziamento e della cultura friulana. 

Promuovere l'ascolto e la produzione orale di parole legate alla natura e alla festa.

Conoscere e riconoscere il fazzoletto come elemento decorativo dell'abito della festa.

Conoscere e riconoscere i colori e i motivi della stoffa dei fazzoletti come caratteristici della cultura friulana.

Strumenti didattici ed attivita

Quest'anno il lancio del tema è stato dato dalle lettrici volontarie del progetto NPL (Nati Per Leggere) della biblioteca di Codroipo. Insieme a loro abbiamo individuato e scelto alcuni libri a tema seguendo alcuni criteri: racconti in friulano e italiano che parlassero di fazzoletti. Non siamo riuscite a trovare nessun libro in friulano sul tema e in italiano solo qualcosa di correlato. In una mattinata le lettrici sono venute e hanno letto le storie con i gruppi omogenei per età (piccoli, medi e grandi). In seguito è stato chiesto ai bambini di rappresentare graficamente la storia che era loro piaciuta di più, è stato interessante vedere come i bambini hanno interpretato ed elaborato i messaggi: alcuni hanno disegnato la singola storia riproducendo la copertina, altri attraverso una particolare scena, altri ancora hanno disegnato più storie, alcuni hanno disegnato le lettrici, altri hanno rappresentato tutti i bambini in ascolto, qualcuno solo sé stesso/a e il/la suo/a migliore amico/a.

In seguito sono stati realizzati dei laboratori sia pomeridiani rivolti solo ai medi e ai grandi, sia al mattino per coinvolgere anche i piccoli, in cui è stata letta e cantata la villotta "Lusôr di lune", in cui si parla delle vicissitudini sfortunate di due innamorati e il giovane innamorato chiede alla ragazza di indossare quel bel fazzoletto che a lui piace tanto.

L'insegnante ha poi riletto il testo in friulano chiedendo ai bambini di provare a tradurre e dire cosa pensavano volessero dire le parole. La traduzione in gruppo è molto curiosa e divertente: c'è sempre qualcuno che è più familiare alla lingua friulana e comprende bene, altri si mettono in gioco e provano, così emergono dei dialoghi molto divertenti in cui le parole in friulano si ascoltano, si ripetono e interagiscono. In seguito l'insegnante rilegge la canzone in friulano e frase per frase la traduce anche in italiano. Un ulteriore momento di questo laboratorio è consistito nel far drammatizzare ai bambini le diverse scene.

La terza proposta è stata quella di far vedere ai bambini delle immagini di costumi tradizionali friulani di gruppi folkloristici in cui uomini e donne indossavano un fazzoletto. Dopo aver visto queste immagini abbiamo proposto ai bambini i fazzoletti della scuola: uno rosso con motivi floreali e cuori per le femmine, una stampa simile ma di colore verde per i maschi. Alcuni bambini li hanno indossati a coppie e sfilando tra i banchi per mano. I bambini, medi e grandi, sono stati coinvolti in una conversazione euristica in cui è stato loro chiesto l'utilizzo dei fazzoletti: "A cosa mi serve il fazzoletto?", "Per cosa lo posso usare?". Infine le insegnanti hanno creato dei mandala che richiamassero i motivi dei fazzoletti dei bambini, chiedendo di colorarli con i colori dei fazzoletti della scuola.

Come ogni anno i bambini hanno imparato un canto in friulano "A speti la lus" sulle bellezze del creato. Anche quest'anno l'insegnante che si occupa del canto ha elaborato, per poterlo insegnare, prima un gioco. Ha utilizzato delle flash cards con delle immagini che ha disposto a terra, poi ha letto il testo in friulano fermandosi ogni volta su una parola chiedendo ai bambini di cosa si trattasse, chi riconosceva il significato della parola poteva prendere l'immagine corrispondente. È stato bello vedere come le parole più conosciute come lune e stelis fossero indovinate subito, mentre rosade abbia colto tutti in silenzio e attesa di sapere cosa fosse.

Quando tutte le immagini sono state prese, è stato proposto il canto chiedendo ai bambini di alzare la propria immagine quando la sentivano nominare. Abbiamo riscontrato che si è rivelata una strategia efficace sia per catturare e mantenere l'attenzione, sia per l'apprendimento del testo. Infatti per un po' di volte è stata utilizzata dalle insegnanti finché la canzone è stata imparata.

Materiali, eventi prodotti
PDF contenente i materiali utilizzati dai bambini e la documentazione fotografica delle attività svolte.
Lingua
friulano; italiano
Grafia ufficiale
No
Note
Fa parte di un progetto triennale