Progetto

Il timp dal ricuart

Origine progetto
Premi Chino Ermacora 2019
Tipologia progetto
Persone
Bello Donatella (Referente di progetto); Turturo Marilena (Referente di progetto); Szörényi Arianna (Collaborazione); 
Classi coinvolte
3° A
Destinatari
adulti; famiglie; ragazzi 11-14 anni; ragazzi delle scuole secondarie di II grado; studenti dell'Istituto Comprensivo
Anno scolastico
Luogo archiviazione progetto
DOCUSCUELE - Centro di documentazione, ricerca e sperimentazione didattica per la scuola friulana 
c/o Biblioteca Società Filologica Friulana 
via Manin, 18 
33100 Udine
Aree disciplinari coinvolte
Argomenti
Il dramma della SHOAH e l'importanza del RICORDO per tutti, in particolare per i giovani.
Descrizione
Il timp dal ricuart è un video che i ragazzi della classe 3° A della scuola Sec. di I grado di San Daniele hanno realizzato, sotto la guida delle insegnanti di Lettere e di Musica, per analizzare l'importanza del RICORDO, occasione per vincere il male, la cattiveria e la morte che vive nel cuore di ognuno. Il RICORDO, dunque, è lo strumento fondamentale per comprendere, condividere, crescere... per imparare a vivere e poter costruire così un mondo di armonia e di concordia.
La colonna sonora di quanto rappresentato è una canzone autentica, espressamente scritta per questo progetto per sottolineare che l'uomo davanti alle atrocità può comportarsi in maniera diversa:
- esserne indifferente
- tentare di porvi rimedio
- stringere alleanze e vincere così le ingiustizie
Nella prima scena i ragazzi interpretano i prigionieri (in un campo di concentramento) umiliati e costretti a svolgere un lavoro inutile ed estenuante, sotto il controllo dispotico e brutale di una guardia.
Metaforicamente la violenza esprime l'ignoranza dell'uomo e la necessità di conoscere.
Nella seconda scena i ragazzi raccontano che la violenza assurda, esercitata nei confronti degli internati nei campi di concentramento, si manifesta anche verso coloro che, mossi dalla solidarietà e dal disprezzo verso l'ingiustizia, cercano di aiutare chi è in difficoltà.
Questo tentativo può essere inteso come un primo risveglio della coscienza umana, cioè come aspirazione al sapere, desiderio di riscatto dall'ignoranza al di là di ogni viltà e indifferenza.
La terza scena suggerisce che la solidarietà e la compattezza tra i veri esseri umani possono diventare la forza che vince il male su ogni fronte: mentre, infatti, all'interno del campo una guardia si accanisce sugli internati, ormai deboli e quasi inermi, il portone di ingresso viene aperto e attraversato da tante persone che accorrono in aiuto dei più deboli e si siedono accanto a loro per ascoltarne il racconto, per comprenderne le sofferenze, per condividere quel fardello pesante, atroce, ma contemporaneamente necessario, che è il RICORDO.
Nella slide del ritornello della terza strofa si propongono, dunque, internati felici per la propria liberazione: questo non è altro che la vittoria sulla malvagità da parte del vero, profondo essere umano, ma anche, metaforicamente, l'acquisizione della conoscenza effettiva dei fatti.

Il ritornello della canzone, che i ragazzi ripetono tre volte, evidenzia che i giovani (come per tutti coloro che non sanno) inconsciamente bramano di conoscere ciò che l'uomo nella sua storia ha fatto, necessitano di saperlo per poter vivere e crescere in pace:


Rit. Jo o ai voie di cognossi / ce che l'om al à fat / Jo lu ai di imparâ /
Je veux savoir ce que l'homme a fait / Je dois le rappeler... / pour vivre /
Ich will das kennen, / was der Mann gemacht hat, / Ich muss es wissen, /
I want to know, / I must remember it... / to grow up in peace.
Strumenti didattici ed attivita
Ai ragazzi come prima cosa è stata presentata la situazione storica che si voleva trattare.
Per una completa comprensione del contesto, a tutti loro è stata richiesta la lettura di alcuni testi incentrati sull'Olocausto; tutti poi hanno letto il libro Una bambina ad Auschwitz di Arianna Szörényi, ebrea deportata da San Daniele, sopravvissuta ai campi di concentramento (dove però ha perso quasi tutta la sua numerosa famiglia), che i ragazzi hanno avuto l'occasione di incontrare personalmente a scuola nel mese di aprile 2018.
I ragazzi stessi, infine, hanno sperimentato una conoscenza più approfondita della situazione, tramite la ricerca di testi e di immagini e nella successiva riflessione che tutto ciò impone.
Particolarmente interessanti sono state le conversazioni e i confronti che in classe sono maturati durante l'elaborazione del percorso.

Il percorso ha previsto, inoltre, 
  • la creazione della colonna sonora: il testo è stato stilato dalla docente di Lettere, Donatella Bello, e consta di 3 strofe pronunciate in lingua italiana e di un ritornello - che si ripete tre volte - espresso in 4 lingue differenti (in Friulano, la lingua madre della nostra regione Friuli Venezia Giulia, in Francese, in Tedesco e in Inglese, le tre lingue studiate nella nostra scuola): la scelta di utilizzare 4 lingue nel ritornello deriva dall'intento di concretizzare l’universalità del desiderio che esso esprime; la musica è stata elaborata dalla docente di Musica, Marilena Turturo che ha modulato ogni strofa in tonalità crescenti per esprimere musicalmente quanto detto con le parole;
  • la condivisione tra noi insegnanti con gli alunni degli obiettivi del progetto stesso;
  • la comprensione e il successivo studio del testo musicato;
  • la definizione del messaggio da trasmettere nelle varie scene che i ragazzi volevano interpretare e dunque cosa i ragazzi volevano rappresentare e come dovevano recitare;
  • la scelta delle immagini e dei testi da alternare durante i ritornelli;
  • la realizzazione del materiale necessario per la rappresentazione teatrale (per esempio il LENZUOLO/CANCELLO, ecc.);
  • la scelta delle luci e della scenografia, curata in modo particolare dagli alunni Davide B. ed Elisa P.;
  • l'elaborazione del video parziale e del video complessivo.
Materiali, eventi prodotti
Una canzone sulla quale i ragazzi hanno strutturato una scenografia e quindi un video (e un pdf) che hanno intervallato con delle slide che, con il loro intervento, spiegano l’evoluzione dei sentimenti e la crescita o la presa di coscienza che l’uomo vive (o almeno si auspica viva grazie alla conoscenza).
Lingua
francese; friulano; inglese; italiano; tedesco
Grafia ufficiale