Il progetto Il Novecento di Ugo fra storia e parole nasce dall'idea di far conoscere la figura di un letterato, fotografo, glottologo e insegnante che ha attraversato da protagonista la storia del primo Novecento, in un momento di grandi e profonde trasformazioni per il Friuli Venezia Giulia. L’ambizione è stata quella di proporre ai soggetti destinatari delle chiavi di lettura su questo periodo storico utilizzando la figura di Ugo Pellis in un’ottica pluridisciplinare, dando una visione di insieme di stampo storico, etnografico, linguistico e letterario.
Figura poliedrica e complessa, Ugo Pellis nacque a Fiumicello, nel Friuli austriaco, il 9 ottobre 1882, studiò nello Staatsgymnasium di Gorizia ed ebbe l’opportunità di completare gli studi a Innsbruck e a Vienna con i più grandi filologici e romanisti, nonostante nutrisse sentimenti irredentistici e mal tollerasse l’assoggettamento all’Austria (venne coinvolto e arrestato nelle rivolte studentesche del 1903-1904 assieme ad Alcide Degasperis e Cesare Battisti). Si laureò con una tesi sul friulano orientale, insegnò lingua e letteratura tedesca e fu tra i padri fondatori della Società Filologica Friulana. Le sue energie più vivaci, però, vennero assorbite da un’impresa che ben presto si sarebbe rivelata colossale: nel 1923, per iniziativa di Matteo Bartoli, il Pellis promosse proprio con la Società Filologica l’avvio dell’Atlante linguistico italiano e nel 1925 venne chiamato dal Ministero dell’istruzione e assegnato all’Università di Torino, per conto della quale divenne raccoglitore unico per il completamento dell’Atlante stesso. Percorrendo tutta l’Italia fino alle località più isolate, compilò 727 inchieste e un milione e mezzo di schede, corredate da oltre 7.000 fotografie, straordinario documento dell’Italia dell’epoca, un’Italia che di lì a trent’anni sarebbe velocemente scomparsa, inghiottita dal boom economico e dalla nuova industrializzazione del Paese nell’immediato dopoguerra. Nonostante la gravosità dell’impegno, Pellis ebbe modo di dedicarsi anche a numerosi altri studi (come il censimento del patrimonio musicale dei popoli del Friuli austriaco) e a una produzione letteraria indubbiamente originale.
Pertanto, gli ambiti così diversificati nel quale si trovò ad operare hanno consentito di approfondire la storia del primo Novecento da diverse angolature e prospettive, offrendo delle chiavi di lettura nuove ed inedite.
In sintesi, gli obiettivi strategici del progetto sono:
- far apprendere alle nuove generazioni contesto, fatti storici e conseguenze legate agli avvenimenti della prima metà del '900 nel territorio regionale e nelle rispettive località di residenza, prendendo spunto dall’opera di Ugo Pellis. Non si tratta solo di una conoscenza acritica, ma di una conoscenza attiva, partecipata, che prevede l’impegno degli studenti nel recupero di testimonianze letterarie, orali, fotografiche, sia pubbliche che private;
- fornire al personale docente strumenti operativi per la conoscenza degli eventi proponendo chiavi di lettura nuove per una contestualizzazione degli stessi su scala regionale e nazionale attraverso seminari di aggiornamento in modalità e-learning;
- fornire al personale docente unità didattiche in CLIL che propongono attività da svolgere in classe inerenti alla figura di Ugo Pellis e alla sua storia;
- far produrre agli studenti, con la guida di docenti ed esperti, materiali didattici legati alla tematica proposta;
- produrre un fumetto che racconti la vita e le opere di Ugo Pellis, da divulgare anche al di fuori del contesto scolastico.